Cresce la voglia di impresa, di raggiungere interessanti obiettivi aziendali e di riprendere quota con guadagni interessanti dopo la recente crisi economica. Se lo spettro della recessione fatica a sparire, cambia invece l’atteggiamento degli imprenditori e si calcola che solo a Como il saldo fra strutture iscritte al Registro Imprese (794) e cessazioni (436) è stato positivo. A conti fatti, insomma, sono state circa 358 le nuove aperture e si spera che il prossimo rapporto evidenzi ancora una situazione così positiva.
Questo non vuol dire che la crisi non sia nera, ma continuano a nascere nuove imprese individuali. Fra le ultime ci sono ad esempio quelle artigiane che vanno molto bene, con 284 iscritte e 204 cessazioni, con un saldo attivo di 80 nuove imprese. I nuovi dati, sono stati diffusi da Infocamere che ha rilavato i cambiamenti trimestrali segnati da Movimprese, confermando una tendenza in continua ascesa.
Del resto, nello stesso periodo si è registrato in tutto il Paese un saldo positivo di 38.959 imprese in un recupero post-crisi piuttosto interessante. Tuttavia, è presto per cantare vittoria come si suol dire visto che nello stesso periodo del 2010 le cifre erano ben superiori a quelli del 2009 e del 2008. In ogni caso, le nuove iscrizioni, a livello nazionale, sono rimaste stabili intorno alle 107.000 unità, mentre le cessazioni hanno mostrato un blocco delle perdite segnate nel secondo trimestre del 2010. Insomma i dati sono chiari ma la situazione confusa è in continua evoluzione. In questa netta ripresa un ruolo fondamentale lo gioca il recupero lento ma deciso delle imprese artigiane che rispetto allo stesso periodo del 2010, fanno registrare un lieve aumento di iscrizioni e vanno meglio di altri tipi di impresa. Del resto a Como oggi esistono un totale di circa 19.000 aziende iscritte a fronte di un dato nazionale di quasi un milione e mezzo e questo dato comunica più di mille parole.