In un contesto in cui le imprese commerciali soffrono pesantemente gli effetti della crisi, alcuni settori si muovono in contro-tendenza e riescono a crescere sia in fatturato che in livelli occupazionali. E’ il caso delle vendite a domicilio che registrano un andamento molto positivo nel primo trimestre 2014.
Secondo i dati diffusi da Univendita (Unione Italiana Vendita Diretta), le vendite a domicilio continuano a conquistare consensi tra le modalità di acquisto degli italiani. Nel primo trimestre del 2014 infatti le aziende associate ad Univendita hanno registrato vendite complessive per 320,6 milioni di euro mettendo a segno una crescita del 6,2% nel raffronto con lo stesso periodo del 2013.
La crescita è trasversale ai vari settori merceologici e fa delle vendite a domicilio una delle poche modalità di vendita che si muove in maniera anticiclica rispetto all’andamento generale del commercio. Nel dettaglio i dati Univendita per il primo trimestre 2014 registrano i seguenti andamenti:
- Cosmesi e cura del corpo: Vendite per 38,741 milioni (+4,2% sul 2013).
- Alimentari e beni consumo casa: Vendite per 64,179 milioni (+3,8%).
- Beni durevoli casa: Vendite per 210,980 milioni (+7,1%).
- Altri beni e servizi: Vendite per 6,713 (+15,0%).
I beni durevoli per la casa si confermano l’elemento portante delle vendite a domicilio tanto da rappresentare i due terzi delle vendite. Nella voce “Altri beni e servizi” un contributo importante è arrivato dal settore dei viaggi e del turismo.
Il buon stato generale del settore si riflette anche a livello occupazionale. Nel primo trimestre del 2014 le vendite a domicilio offrono infatti occupazione per circa 69 mila venditori. Rispetto al primo trimestre del 2013 i numero di “incaricati alla vendita” è aumentato di 1.828 unità in termini assoluti e del 2,7% in termini percentuali. Confermando una storica tendenza del settore, l’88,6% dei venditori è donna.
[Via | Univendita]