La certificazione di qualità si fa strada anno dopo anno ed è estremamente importante per la sicurezza dei prodotti in vendita e per la tutela di chi acquista. Ma come diventare un addetto in grado di seguirne le procedure più severe e selezionare quello che deve davvero essere protetto? Vediamolo insieme.
L’addetto alle procedure di qualità, intanto, è una semplice figura di supporto al vero responsabile del settore che, quindi, deve aiutare e seguire chi ha maggiori competenze, attraverso tutta una serie di processi. Gestirà quindi le fasi di certificazione di beni e servizi, ma si occuperà anche di pianificare le procedure di controllo, di monitorare gli standard di sistema e di aggiornare periodicamente i registri e i rapporti tecnici di controllo. Si tratta di una professione relativamente nuova che, anche per questo motivo, non richiede un titolo di studio specifico, anche se è meglio chiaramente scegliere un percorso di studi di carattere tecnico scientifico.
Al momento in cui si raggiunge il diploma, poi, si può optare per una laurea almeno triennale in un corso di ingegneria gestionale. E’ chiaro che solo l’esperienza sul campo può portare a dei benefici reali e, dato il tipo di mansione in continua evoluzione, pure un aggiornamento presso istituti specializzati con corsi di formazione. Bisognerà quindi imparare a destreggiarsi tra l’utilizzo di strumenti di misura, norme di certificazione e nuove tecnologie. E’ chiaro che se si viene assunti non si comincia subito a lavorare a pieno regime, ma si fa pratica attraverso stage e affiancamento, e magari con il tempo si può anche diventare responsabile della qualità. Chi desidera accostarsi a questo nuovo tipo di lavoro, può inviare la propria richiesta alle aziende medio grandi che trattano processi meccanici o cercare già tra le offerte che si trovano sui siti specializzatio, ancora, rivolgersi alle agenzie del lavoro della città.