Motivazione e prestazioni delle risorse umane in azienda

Senza alcun dubbio, tutti sono a conoscenza del fatto che esistono fattori che fungono da moltiplicatore delle capacità personali, in genere riconducibili alla capacità dei manager di rendere condivisa l’identità aziendale. Ciò che ci interessa, ai fini pratici, è misurare linfluenza della motivazione sulla prestazione, ovvero l’insieme di forze che a livello individuale sostengono la condotta lavorativa, influenzandone la direzione (le attività), l’intensità (sforzo lavorativo), la persistenza (di fronte agli ostacoli).

Conti aziendali, Yahoo delude gli analisti di mercato

 Yahoo, come noto, ha chiuso i propri conti aziendali di periodo con ricavi inferiori alle stime degli analisti. Il risultato è stata una discreta punizione da parte dei mercati finanziari, che hanno penalizzato i titoli azionari con una flessione durante le negoziazioni alla Borsa americana, rispecchiando in tal modo la delusione per dei risultati che sono stati abbondantemente sotto gli auspici della maggioranza degli osservatori.

I ricavi del secondo trimestre di Yahoo si sono infatti fermati a quota 1,08 miliardi di dollari, in diminuzione del 4,6% rispetto allo scorso anno e, soprattutto, contro stime dei principali osservatori dei mercati finanziar che puntavano su una quota leggermente più alta, pari a 1,11 miliardi di dollari. Quota che i conti di Yahoo non sono riusciti a rispettare di quel tanto che basta per provocare una perdita di quotazione durante le negoziazioni nei mercati regolamentati.

Organizzazione aziendale, fallisce il piano di fusione di Carrefour

 Se ben vi ricordate, qualche giorno fa vi avevamo informato della possibile (all’epoca, probabile) fusione che avrebbe portato Carrefour a stringere una forte alleanza con un partner sudamericano, al fine di rafforzare la propria presenza nel mercato brasiliano, ed espandere la propria forza di penetrazione commerciale all’interno dell’intera macro area sudamericana, con principale attenzione a quello che accade nelle zone nelle quali il marchio francese è già presente.

Ebbene, negli ultimi giorni, complice anche un andamento degli utili semestrali non eccezionalmente elevato, Carrefour ha subito qualche difficoltà nel proprio positivo andamento alla Borsa francese, con una perdita di quotazione che nei primi momenti successivi alla pubblicazione delle notizie è stata abbastanza significativa, e che si è poi contratta nelle ore ancora successive al picco negativo.

Investimento aziendale: social network in Borsa, ora o mai più

 Quanto è stata ribattezzata da più parti come una nuova bolla hi-tech che assume le sembianze di un boom dei social network e dei loro risvolti aziendali, è probabilmente più che altro da interpretarsi come la tendenza a collocare investimenti aziendali in un segmento, come quello dei portali di socializzazione di principale riferimento nel mondo, prima che lo stesso settore si sgonfi, per essere sostituito da ulteriori innovazioni.

È probabilmente pertanto giunto il momento opportuno per compiere il grande balzo da parte di Facebook & Co., ex start up che hanno conseguito un primo momento di crescita interna molto importante, e che ora vivono l’esigenza di aprire il proprio capitale a investitori appartenenti al pubblico risparmio, al fine di monetizzare gli sforzi effettuati in passato, e rilanciare gli ambiziosi obiettivi nel futuro.

Remunerazioni aziendali, compensi top manager non sempre giustificati

 Il tema delle remunerazioni aziendali è materia all’ordine del giorno tra analisti e studiosi di settore. Nell’ambito finanziario, ma non solo, osservare gli elevatissimi compensi attribuiti ai top manager, anche in tempi di crisi, e anche se le società gestite da tali amministratori non sono certamente in floride acque, ha fatto storcere il naso a ben più di qualche osservatore, attento a cercare di stabilire un legame tra l’equità del compenso del manager e il desiderio di incentivare i migliori amministratori.

A esprimersi sull’acceso dibattito è recentemente stata anche la Banca d’Italia, istituzione che dovrebbe avere molto a cuore il tema in oggetto, visto e considerato che è proprio all’interno del settore bancario che il tema sul compenso degli amministratori e dei top manager sembra aver trovato terreno fertile.

Asilo aziendale, a Firenze si sceglie la nuova struttura

 Sulle pagine del nostro blog abbiamo più volte parlato dell’importanza che l’asilo aziendale riveste all’interno della valutazione dell’intera qualità della propria professione, costituendo uno di quei benefit non monetari che, alla fine del mese, hanno un riflesso molto significativo non solamente in termini di maggiore serenità nella gestione del proprio nucleo familiare, quanto anche nel risparmio economico ottenuto rispetto all’utilizzo dei tradizionali asili privati.

Leggiamo pertanto con piacere che Firenze, una delle principali municipalità d’Italia, ha deciso di rilanciare i propri progetti in merito all’asilo aziendale dei dipendenti comunali, scegliendo di rinnovare le strutture in tal senso, e individuando un edificio da destinare come primo asilo nido d’azienda.

Campus aziendale: la (positiva) esperienza di Microsoft

 Conciliare lavoro e famiglia in un’unica struttura aziendale, un campus che possa essere efficacemente aperto ai nuclei familiari, e possa godere di strutture in grado di migliorare la qualità del lavoro e della vita, con un vero e proprio nuovo modo di lavorare che – rendendo più sereno l’approccio al lavoro quotidiano – dovrebbe altresì costituire una molla di maggior efficientamento produttivo dei dipendenti.

È questa la ricetta ottenuta da Microsoft Italia nella riorganizzazione del proprio lavoro, con la creazione di quanto abbiamo già avuto modo di definire in termini di campus aziendale, una struttura aziendale che sia maggiormente collaborativa e flessibile, con ambienti che vadano a cancellare le vecchie ripartizioni murarie tra gli uffici, e incentivino invece la cooperazione tra le diverse strutture aziendali.

Premio aziendale, al via l’acquisto di azioni Banco Popolare

 Uno dei modi più utilizzati dalle società italiane – e soprattutto dagli istituti di credito quotati – è quello di premiare i propri dipendenti mediante la possibilità di acquisire dei pacchetti azionari della stessa compagnia, permettendo pertanto agli stessi lavoratori subordinati di poter divenire partecipanti nel capitale della società “datore di lavoro”.

È quanto è avvenuto anche quest’anno con Banco Popolare, che ha permesso ai propri dipendenti di mettere le mani su un pacchetto azionario concesso come premio aziendale per il lavoro svolto nel corso dell’esercizio precedente; azioni che sono ora in fase di rastrellamento da parte della compagnia, per favorire l’operazione di cui sopra.

Esportazioni aziendali, l’importanza nel Sud Italia

 Possono le esportazioni aziendali salvare l’economia del Mezzogiorno? Difficile dirlo, ma è certamente vero un dato: l’export sta risollevando le condizioni di salute delle piccole e medie imprese nel Sud Italia, come confermato da un recentissimo report curato da Unioncamere sul trend assunto dalle pmi meridionali.

Stando al report di cui sopra, infatti, le pmi maggiormente in forma durante gli ultimi anni, e quelle che hanno saputo meglio di altre rispondere alla forte crisi che si è abbattuta sul territorio, sarebbero state quelle che hanno sviluppato adeguati livelli di esportazione, con diversificazione dei mercati di riferimento.

Organizzazione aziendale, utilizzo di nuovi sistemi operativi

 Così come in ambito privato, anche in tema di organizzazione aziendale il sistema operativo Windows, di Microsoft, costituisce una scelta pressochè maggioritaria da parte delle aziende.

La situazione sta tuttavia lentamente cambiando, con alcune grandi società (oltre che un maggior numero di piccole e medie imprese) che ha deciso di svoltare verso nuovi sistemi operativi maggiormente flessibili.

L’esempio di come la concorrenza nel settore, in organizzazione aziendale, potrebbe farsi ancora più agguerrita, lo offre Google, che durante una recente conferenza a San Francisco ha avuto modo di presentare i Chromebooks, nuovi dispositivi realizzati da Samsung e da Acer, che potrebbero rubare importanti quote di mercato a Windows.

Auto aziendali, crescono le flotte a base di metano

 All’interno dei parchi di auto aziendali, prende lentamente piede l’utilizzo di veicoli ecologici a base di metano, che possano contribuire a ridurre il negativo impatto ambientale delle quattro ruote aziendali all’interno delle principali società europee.

Su questa strada si è inserita la politica strategica della Bayer, che ha dichiarato di avere installato un distributore di metano presso uno dei propri principali impianti, in Germania.

Il distributore alimenterà ben 400 veicoli a metano che fanno parte della gamma di auto aziendali della Bayer, all’interno di un progetto pluriennale denominato Ecofleet, che la compagnia lanciò quattro anni fa per promuovere la diminuzione dell’impronta ecologica della propria gamma di veicoli.

Bilancio aziendale, la società di revisione non certifica

 Anche se non capita spessissimo, può accadere che una società di revisione decida di non certificare il bilancio aziendale. E’ quanto è successo al documento contabile di Cape Live, che Deloitte – ovvero, la società di revisione prescelta a suo tempo per tali attività – si è rifiutata di abbinare a un proprio giudizio.

Deloitte si è in altri termini servita di una possibilità che il legislatore concede a tutte le società di revisione, che di fronte a un bilancio aziendale incompleto o influenzato da elementi di rilevante incertezza, può rifiutarsi di esprimere un giudizio, con o senza rilievi.

In un comunicato, è stato infatti affermato che il presupposto della continuità aziendale è soggetto a “molteplici significative incertezze”, con effetti potenzialmente rilevati sul bilancio consolidato, cioè sul bilancio dell’intero gruppo.

Bilancio aziendale, approvato anche quello di Astaldi

 Continuano a pervenire in redazione le news in merito all’approvazione dei bilanci aziendali da parte dei rispettivi organi societari. Vediamo ora come è andato quello relativo all’esercizio 2010 di Astaldi.

La società ha chiuso il 2010 con un buon incremento dell’utile, che per quanto concerne il periodo ora considerato ha toccato e raggiunto quota 63 milioni di euro, in incremento di tre punti percentuali rispetto a quanto ottenuto nello stesso periodo dell’anno precedente.

In considerazione di questo sviluppo dell’utile, l’assemblea degli azionisti ha deciso di deliberare la distribuzione di un dividendo pari a 0,15 euro per azione, in incremento di 0,02 euro per azione rispetto al dividendo erogato nel corso dell’esercizio precedente.