In effetti la maggior parte dei buoni pasto oggi ha un importo ancora piuttosto basso e permette al dipendente di risparmiare ben poco sulla scelta del proprio pranzo durante la pausa. Tuttavia quando nell’impresa non è prevista una mensa aziendale e la struttura è medio grande o può permetterselo, ai lavoratori assunti viene erogata questa forma di ticket per evitare loro di spendere ulteriori soldi per il pasto. In realtà, non sono pochi ormai coloro che portano da casa qualcosa da sgranocchiare quando ci si ferma dal lavoro, anche per una maturata coscienza alimentare, ma non si può negare che facciano comodo. Non ultimo per fare la spesa che durante il mese, in una famiglia, può intaccare in modo non indifferente il budget già magro.
Il valore di un buono pasto è predeterminato e, se il possessore non vuole comprare degli alimenti, negli esercizi convenzionati, può scegliere un servizio sostitutivo, a seconda di quello indicato dallo stesso punto vendita. Il processo della sua emissione si divide in due fasi. La prima vede un contatto tra la tra la società emittente e il datore di lavoro, mentre la seconda stabilisce un rapporto tra la società ed i pubblici esercizi che somministrano i pasti ai dipendenti. E’ chiaro che prima di scegliere quale ditta fornirà il servizio e a quali condizioni, avvengono degli incontri e vengono formulate delle proposte e rese note delle possibili idee. Subito dopo, quindi, dall’azienda viene deciso in che modo consegnarli ai lavoratori, sulla base dei giorni di effettiva presenza.
Viene subito dopo firmato un contratto tra l’imprenditore e la società che emette i buoni pasto come servizio alternativo di mensa e vengono segnalati i punti di ristoro convenzionati. Questi ultimi periodicamente verranno di nuovo ordinati e al loro arrivo in sede, saranno dotati di relativa fattura riepilogativa e di un tabulato di controllo per la distribuzione finale. Da non dimenticare, infine, che i buoni pasto non danno diritto in nessun caso a resto in denaro, se il prodotto scelto è inferiore al suo valore in termini economici.