IL BOTTA E RISPOSTA TRA ILVA E SINDACATI

di La redazione Commenta

 ILVA di Taranto contro sindacati: ci risiamo.
Il botta e risposta questa volta riguarda la presunta assenza dell’impianto di aspirazione nel reparto Acciaieria 1, che costringerebbe i dipendenti a lavorare in pessime condizioni e con gravi rischi per la loro salute.

Dall’azienda è arrivata però una netta smentita: l’impianto di aspirazione c’è ed è sempre funzionante.
Oltre alla pronta risposta dei vertici aziendali, alcune testimonianze precedenti degli stessi dipendenti contrastano nettamente con la versione catastrofista del comunicato dei sindacati.

L’appello rivolto al direttore dello stabilimento ILVA, al Direttore di Area e ai Capo Area, scritto congiuntamente dalle Rsu di Fim, Fiom e Uilm, riguardava le condizioni di lavoro nel reparto GRF (Acciaieria 1). Secondo i sindacati: “Nonostante siamo intervenuti più volte con i preposti di GRF e Acciaieria 1, ancora oggi ci troviamo di fronte ad un’attività che i tagliatori del Grf stanno svolgendo in Acciaieria 1 in mancanza di qualsiasi sicurezza e in assenza dell’impianto di aspirazione con la totale fuoriuscita di fumi rossi all’interno del capannone stesso. Tutto questo accade con il consenso continuo dei preposti che si disinteressano delle conseguenze”.

La replica dell’azienda è una smentita su tutta la linea. Innanzitutto “nel reparto bilico 8 dell’Acciaieria 1, dove viene svolta l’attività del taglio di acciaio eccezionale, è presente una cappa di aspirazione sempre funzionante”. Il personale in servizio presso quell’area, dunque, non opererebbe affatto in mancanza di qualsiasi sicurezza, come accusato dai sindacati. Inoltre, sempre secondo l’ILVA, “Per quanto riguarda i preposti, gli interventi vengono svolti nel rispetto delle relative procedure di stabilimento in termini di ambiente e sicurezza”.

Procedure di cui l’azienda si è dotata da qualche anno, come può testimoniare l’introduzione della figura professionale del COAE, il Responsabile controllo operativo ambiente ecologia, che in Acciaieria è uno dei dipendenti più giovani dell’azienda: Saverio Sandi. Chi meglio di lui potrebbe testimoniare il netto cambiamento della politica aziendale? “Rispetto a quando sono entrato nello stabilimento, è cambiato tutto. Prima la produzione era il solo obiettivo, oggi le priorità sono anche altre: l’ambiente è tra le principali”. Parola di COAE.

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