Bmw è praticamente in testa alle scelte da parte delle grandi aziende. Le auto dotate di tutti i comfort, dalle linee uniche e dalle potenzialità interessanti, rendono le vetture assolutamente affidabili e in grado di distinguersi dalle altre, con un valore aggiunto pure per l’impresa. Se la crisi economica prima e la recente sciagura in Giappone, anche se indirettamente hanno colpito tutto il settore aiutomobilistico, il marchio entro il 2013 intende conquistare una fetta di mercato ancora più larga sia per quanto riguarda i clienti tradizionali che, soprattutto, i manager delle strutture di rilievo in Italia. Lo stesso presidente Franz Jung, individuato insieme al suo staff i vari target di riferimento è pronto a perseguire gli obiettivi prefissati, come ha confermato nel corso di un recente incontro. Lo stesso Jung ha, quindi, ribadito: “Vogliamo essere i primi in Italia su questo punto lo siamo gia’ nei servizi di vendita per Mini e Bmw, ma abbiamo molto da migliorare nei servizi postvendita. Crediamo che la qualita’ sia un traino fondamentale dei volumi. Essere bravi nella vendita e’ importante, ma esserlo nel postvendita ancora di piu’. Ci sono spazi per migliorare e rispetto ai concorrenti e per diventare primi sul mercato italiano che non si e’ ancora ripreso cosi’ bene come altri mercati in Europa”.
In linea generale, nel nostro Paese Bmw e’ seconda per volumi di vendita nel settore premium dietro ad Audi ma davanti a Mercedes Benz e Alfa Romeo. Ottime le vendite che hanno ragiunto lo scorso anno 53.865 auto, ma non ancora soddisfatti sia per le auto aziendali che per quelle di diverso utilizzo. Jung ha continuato: “il totale dovra’ essere superiore. Vogliamo essere primi su base globale in entrambi i segmenti, premium e Mini, e, di conseguenza, vogliamo esserlo anche in Italia. Eravamo il numero uno per vendite nel segmento in Italia qualche anno fa, e vogliamo ritornare a esserlo, per ora solo sulla soddisfazione del cliente per il 2013, mentre per i volumi ci vorra’ un po’ piu’ di tempo. A un certo punto saremo di nuovo i numeri uno. Saranno le flotte aziendali ad aiutarci, un mercato molto interessante in Italia e dove possiamo migliorare”.