E’ una congiura contro il benessere delle aziende: nel momento in cui sembrano riprendersi, arriva sempre un imprevisto a peggiorare la situazione. Ecco che se la crisi economica sembrava alle spalle adesso arriva il batterio killer, a creare grossi danni alle imprese che si occupano del settore ortofrutticolo. Nei giorni scorsi si parlava di cetrioli pericolosi per l’infezione, poi si è passati ai germogli di soia e mentre in Germania, vero centro del problema, si alternano novità su abbassamento del contagio e altre morti sospette, le perdite si fanno sentire.
A parlare in merito è stato lo stesso ministro della Sanità tedesco, Daniel Bahr, il quale ha confermato che sarebbero di meno le persone contagiate dal batterio E. Coli e a tal proposito ha anche specificato: “Ci saranno nuovi casi e purtroppo dobbiamo aspettarci altri morti, ma il numero di nuovi contagi è calato sensibilmente. Non posso dire che l’emergenza sia passata ma dopo aver analizzato gli ultimi dati possiamo ben sperare”. Se il peggio potrebbe essere passato intanto si contano i danni che hanno fino a questo momento raggiunto i 150 milioni di danni.
In più, proprio in Germania, il governo federale è stato attaccato da critiche aspre sia sulla gestione della crisi, che sul sistema di controlli, affidato in primo luogo alle regioni. I test sui germogli di soia, poi, sono tutti negativi e ci si chiede allora da dove realmente arrivi il contagio. I paesi europei colpiti dall’epidemia, adesso, sono saliti a 13 con la prima infezione rilevata in Lussemburgo. In più, dall’inizio di maggio il numero complessivo di casi è salito a 2.429. Senza contare che i consumi sono in calo un pò ovunque: i consumatori hanno paura, si chiedono adesso che cosa devono evitare. Se prima erano le aziende del cetriolo a non vendere più nulla, adesso l’ombra nera della crisi si sta sensibilmente allargando e speriamo che presto l’emergenza finisca.