Ormai è praticamente certo: un’assemblea dei soci verrà convocata verso la metà del mese di dicembre. L’obiettivo è quello di ultimare l’intero processo di trasformazione in Spa della Banca Popolare di Bari. Non è l’unica importante novità, però, che è stata diffusa nel comunicato rilasciato dal Gruppo BPB sui conti semestrali.
Pubblicati anche i risultati in relazione ai coefficienti patrimoniali consolidati al 30 giugno scorso, che si aggirano intorno al 9,44% per Cet1 e Tier 1 Ratio e all’11,66% in riferimento al Total Capital Ratio. Tutti questi valori sono superiori in confronto ai coefficienti di capitale che sono stati stabiliti per l’istituto pugliese per il 2018 da parte del Regolatore ad esito dello SREP.
Entro il prossimo autunno, il Gruppo BPB ha le idee ben chiare su quali siano i progetti fondamentali da portare a termine. Tra questi, c’è senz’altro anche la prima cartolarizzazione multigacs/multioriginator. Il tutto verrà eseguito grazie alla vendita di un portafoglio di Npl per una cifra che si dovrebbe attestare intorno agli 800 milioni di euro. Grazie a tale operazione sarà possibile ottenere un sensibile miglioramento degli indici di qualità del portafoglio impieghi. Si tratta semplicemente di un’altra mossa che rientra a pieno titolo nella strategia del Gruppo BPB in merito alla gestione degli NPLs che è stata definita in precedenza.
Come detto, i prossimi mesi saranno fondamentali per diverse ragioni. Il 18 ottobre sarà finalmente la volta della sentenza conclusiva di merito del Consiglio di Stato in relazione alla trasformazione in Spa. Operazione, quest’ultima, che dovrà essere per forza di cose completata entro il 31 dicembre, scadenza decisiva fissata dal Decreto Milleproroghe. E una volta terminato la trasformazione in società per azioni, pare che il Gruppo BPB, stando ad alcune fonti finanziarie, possa anche provare ad avviare il processo di quotazione, anche se ci vorrebbero diversi mesi per realizzare quest’ultima operazione.