Sembra un controsenso, in un periodo in cui molti lavoratori, soprattutto giovani, non riescono a trovare un impiego e la disoccupazione si moltiplica, esasperata anche dalla recente crisi economica, eppure molte aziende fanno fatica a trovare dipendenti. Se i ragazzi a casa, in Italia, sono attualmente circa il 30 per cento, anche per gli under 40 le cose non sembrano andare meglio ed è altrettanto sicuro che molte imprese che cercano una figura professionale particolare, hanno serie difficoltà a far firmare un contratto a qualcuno.
La ricerca in merito con relativi risultati per nulla confortanti, l’ha condotta Confartigianato insieme a Rete Imprese e sono stati comunicati nelle scorse ore dal Presidente Giorgio Guerrini, che è a capo degli artigiani italiani e delle piccole imprese italiane.Insomma, domanda e offerta non si incontrano e forse davvero bisognerebbe riuscire a prevedere quali saranno le mansioni più richieste nel futuro per assicurarsi un posto di lavoro già dalla prima gioventù. Ma come fare?
La produzione e la stessa occupazione sono ferme anche per questo, perchè la maggior parte dei ragazzi vanta medesimi studi e conoscenze e alla fine è guerra di posti in pochi settori, mentre altrove il lavoro non può neppure andare avanti. Il segreto sta nella formazione, capace di ridurre le distanze tra chi cerca e chi offre lavoro. Nel prossimo futuro, sarebbe auspicabile creare un collegamento diretto tra scuola e mondo del lavoro in modo da non incorrere più in simili disagi. I ragazzi dal canto loro, soffrono molto di questo stato di cose, perchè dopo aver studiato per anni ed essersi impegnati sui libri, non possono perdere ogni tipo di passione perchè non riescono a travare un impiego nel settore per il quale si sono preparati. Una situazione al limite dell’incredibile che, però, continua purtroppo ad accadere in un Paese come il nostro dove c’è tanto bisogno di lavorare.