Non è un titolo accattivamte, ma la pura realtà. Non illudetevi, però, in Italia questa tendenza deve ancora arrivare. Come sempre nelle mode del momento, l’idea è nata e ha trovato subito sviluppo in America con il nome di “Unlimited Vacation”. Immaginate che bello potrebbe essere alzarsi dalla propria scrivania, salutare i colleghi e non dover invece chiedere con mesi di anticipo le settimane di riposo, concordando il piano ferie secondo le esigenze dell’impresa. In più non dovreste nemmeno controllare in busta paga i vostri giorni a disposizione. Negli Usa si moltiplicano le strutture che permettono oggi ai dipendenti di scegliere i giorni in cui restare a casa quando vogliono senza fissare un limite massimo, ma andiamo a scoprire nel dettaglio come funziona questa soluzione innovativa.
Il fenomeno si è fatto strada a partire dagli anni Novanta ed è legato soprattutto alle aziende che si occupano di tecnologia e ovviamente comportano delle garanzie da parte del lavoratore. Questo deve rispettare le scadenze dei progetti cui è legato ed è chiaro la sua assenza non deve comportare alcun danno economico o logistico per l’impresa che lo ha assunto. Rispettati questi limiti, può muoversi con il massimo margine di libertà.
In Italia però molti riescono ad avere anche un mese di vacanza, mentre in America il massimo possibile è di 18 giorni di solito però a quante persone capita di non avere la capacità di staccare totalmente e di tornare in ufficio più stanchi di prima? Nel Belpaese, tuttavia questo sistema avrebbe davvero senso? Di sicuro non molto nei lavori impiegatizi, anche perchè prima andrebbero risolti altri problemi quali i tagli al personale e i dipendenti che non hanno sostituti con le stesse competenze. Ecco perchè il lavoratore deve rinunciare alle ferie, le accumula e finsce per non prenderle mai del tutto se non quando è già troppo stressato.