Una tendenza che, in realtà, si fa strada da tempo ormai e che coinvolge le aziende dell’Abruzzo, in particolare 18. Il mercato di riferimento è l’America e i prodotti esportati diversi per tipologia e costi. Parliamo, ad esempio, di vini, liquori, olio, olive da tavola, pasta, verdure conservate, salse, miele e derivati, piatti pronti e condimenti, dolciumi, specialità alimentari varie. In particolare, la regione ha preso parte ad una evento molto imporante, giunto alla 57esima edizione, al quale si presenta puntuale da oltre 20 anni e che rappresenta il più importante appuntamento fieristico del Nord America per i produttori di alimentari e bevande. Questo potrebbe aprire nuovi sbocchi per una zona di Italia, tra l’altro provata ancora dal terremoto del 2009.
Il Summer Fancy Food, la grande fiera agroalimentare di Washington ha accolto gli italiani ancora una volta con grande soddisfazione del presidente del Centro Estero, Daniele Becci, il quale ha parlato di dati più che positivi in merito alle esportazioni con cifre già ben collaudate. Per comprendere l’interessamento verso gli Stati Uniti, basti pensare che lo scorso anno con 59,6 milioni di euro, pari al 15,5% del totale nel mondo, gli Usa sono stati il secondo paese importatore di alimenti e bevande “made in Abruzzo”. A seguire, invece, Germania con 70,7 milioni di euro, 18,4%.
Al Summer Fancy Food, ha partecipato con numerosi espositori pure il Canada, che ha importato 25,3 milioni di euro (6,6%) e con il Nord America costituisce una parte fondamentale dell’export agroalimentare abruzzese come ha dichiarato l’assessore alla Politiche Agricole, Mauro Febbo: “In particolare gli Stati Uniti sono il primo mercato per le esportazioni abruzzesi di pasta e olio d’oliva ed il secondo per quelle del vino. Questi numeri sono la chiara dimostrazione di quanto sia importante e vitale la nostra partecipazione a questo prestigioso appuntamento soprattutto in prospettiva futura per un ulteriore sviluppo del settore. E’ interessante sottolineare come le esportazioni del vino abruzzese hanno fatto registrare un incremento del 48,40% tra il 2010 e il 2006, rispetto ad un dato nazionale pari al 21,75%. Per quanto riguarda la pasta abbiamo registrato un aumento del 21,59% tra il 2006 e il 2010 mentre l’Italia si è fermata al +0,93%”.