Un controllo periodico e mirato sulla gestione economica, finanziaria e patrimoniale di una azienda è assolutamente auspicabile e non soltanto nelle grosse strutture. In questo modo, si scongiurano in tempo rischi di fallimento e spese eccessive e si tengono sotto controllo le spese e i gli introiti, anche a maggior beneficio dei dipendenti, che saranno sempre pagati in tempo. Ovviamente l’analisi di bilancio aziendale è basata su logiche molto più complesse e complete e si divide, fondamentalmente, in un tipo di verifica statica e in una dinamica. Senza entrare troppo nel merito di complicati termini tecnici, si può però affermare che il numero di informazioni che si possono reperire permette di effettuare uno studio più accurato. Se, ad esempio, l’analisi di controllo viene richiesta ad una azienda esterna, sarà più complesso che riesca ad entrare in tempi relativamente brevi in tutte le problematiche dell’impresa e a spiegarsi come mai sono state effettuate delle determinate transazioni o perchè si è deciso di agire in una data maniera. Molto più semplice è, invece, dotarsi di un analista interno.
Una analisi di bilancio accurata, di solito parte dallo studio dell’impresa e delle sue logiche di marketing, di produzione, di vendita e acquisto e di comunicazione. In maniera più generica, basta anche controllare la potenza finanziaria acquisita nel tempo sul mercato e l’equilibrio tra ricavi e costi, per osservare in che misura i primi superino i secondi. Come ben si sa, gli obiettivi dell’impresa sono il profitto, lo sviluppo e la sopravvivenza che porta ad un risparmio laddove si è sperperato troppo denaro in passato.
Nell’analisi di bilancio aziendale, molto importante è poi il tempo inteso come “tempo economico-tecnico” cioè il periodo necessario affinché venga attuata la produzione. In questo senso il tipo di tecnologia utilizzata non potrà far altro che condizionare la buona riuscita finale. Influirà pure il prodotto che si vuole ottenere e la fetta di mercato che si vuole raggiungere.