Non sono molti gli imprenditori che se ne rendono conto, ma a volte la produttività di un dipendente e il risultato finale in merito ai profitti, non dipende da fattori esterni ma interni. Nel senso che se il lavoratore viene messo in condizioni di operare in un ambiente sano, tranquillo e con tutti i criteri di sicurezza necessari, renderà maggiormente. Esiste tutto uno studio intorno a tale concetto che è assolutamente vero e attuale, come ad esempio anche la teoria dei colori, perchè in un ambiente colorato, l’animo si rallegra e si entra in ufficio più contenti. Possono sembrare stupidaggini, ma invece è proprio così e investire in tal senso sulla propria impresa porterebbe ad un più veloce raggiungimento degli obiettivi.
La qualità degli spazi di lavoro,viene percepita a livello anche inconscio dai lavoratori con un risultato diverso dal punto di vista dello sviluppo della produzione aziendale. Il benessere di chi è assunto si traduce in pratica in una ennesima anche se non voluta, strategia di marketing.
A questo punto, bisogna partire proprio da questo punto prima di considerare l’esterno come un mostro da combattere per emergere con la propria azienda. Del resto, circa il 60% dei lavoratori italiani svolge la sua attività in un ufficio. Non solo una interessante valenza estetica di uno spazio di lavoro, quindi, anche se neppure questo fattore è da sottovalutare ed evitare di inserire un un luogo angusto, quante più postazioni possibile. Fattori di cui assolutamente tenere conto sono: la luminosità, la qualità dell’aria, la temperatura, il rumore, il comfort perchè determinerebbero una variazione nella produttività stimata fino al 30%. La progettazione ottimale deve tenere conto della concentrazione e favorirla, dello scambio di informazioni e della comunicazione e venire incontro a chi deve rimanere in quella stanza per molte ore al giorno.