Sono 335.447 le imprese individuali operanti in Italia e costituite da cittadini di paesi extracomunitari. Il dato riferito al 2014 è parte di uno studio recentemente pubblicato da Unioncamere e InfoCamere che analizza l’evoluzione di questo tipo di imprese negli ultimi anni.
Il paese con la più ampia rappresentanza è il Marocco con 64.300 imprese. Segue la Cina con 47.020 imprese e l’Albania con 30.703 aziende. A completare la top cinque troviamo quindi il Bangladesh con 25.605 aziende ed il Senegal con 18.192 imprese. La vicina Svizzera, che tecnicamente è comunque un paese extra-UE, conta in Italia 16.126 aziende. Complessivamente proviene dai 20 paesi più rappresentati l’87,65 delle imprese individuali costituite da cittadini extra-UE a testimonianza di come il tessuto imprenditoriale italiano abbia una struttura fortemente multietnica.
Nel confronto con il 2013 sono i cittadini del Bangladesh a far registrare il saldo positivo più rilevante (+4.900 imprese) seguiti dai cittadini del Marocco (+3.123) e della Cina (+1.977). I dati sulla distribuzione geografica delle imprese individuali costituite da cittadini di paesi extracomunitari mostrano tendenze molto differenziate: in Calabria ad esempio il paese più rappresentato è il Marocco con una quota di oltre il 54 sul totale. Lombardia (62.744) e Lazio (38.205) e Toscana (33.592) sono le prime tre regioni per numero di imprese con queste caratteristiche.
Analizzando invece il settore di attività aziendale si scopre ad esempio che nell’attività manifatturiera prevalgono ampiamente le imprese costituita da cittadini cinesi mentre nel settore delle costruzioni prevalgono quelle costituite da cittadini albanesi. Nel commercio sono oltre 47 mila le imprese individuali costituite da cittadini del Marocco; in questo settore operano in totale 150.639 “Imprese extra-UE” pari al 15,31% di del totale.
[Via | Unioncamere]
