Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato alcuni dati relativi ai pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione per il 2013. Facendo seguito a quanto previsto dal decreto legge 35/2013 e dal decreto legge 102/2013 (i così detti “sblocca debiti”) sono stati resi disponibili complessivamente 27,2 miliardi di euro.
Complessivamente le pubbliche amministrazioni hanno avuto accesso a 24,5 miliardi pari al 90% dei fondi disponibili. Di questi si sono già tradotti in pagamenti verso aziende ed enti creditori complessivi 21,6 miliardi di euro. Rispetto al valore complessivo disposto dai due decreti “sblocca debiti” il totale tradotto in pagamenti è quindi pari al 79%.
Secondo le cifre diffuse dal ministero nel secondo semestre del 2013 sono stati effettuati pagamenti per una media di 3,6 miliardi di euro al mese. Una notevole iniezione di liquidità quindi, equivalente ad 1,6 punti di PIL immessi nel mercato in soli 6 mesi il cui impatto sull’economia si è già manifestato a fine anno.
Per la prima tranche di fondi prevista dal DL 35/2013 gli enti debitori hanno avuto accesso complessivamente 18,5 miliardi di euro di cui 16,5 miliardi si sono tradotti in pagamenti. La seconda tranche definita dal DL 102/2013 ha visto invece l’accesso complessivo a 6 miliardi di euro di cui 5,1 già tradotti in pagamenti. Per differenza in questa prima parte del 2014 sono ancora in pagamento circa 2,9 miliardi per aziende e enti creditori.
La ripartizione delle risorse ha visto la messa a disposizione di 3 miliardi euro per i pagamenti dello Stato centrale, di 15,8 miliardi per le regioni e le province autonome e di 8,4 miliardi per le province ed i comuni. Ricordiamo che nel biennio 2013/2014 per il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni saranno complessivamente messi a disposizione 40 miliardi di euro.
[Via | Ministero dell’Economia]