Una volta era un problema prettamente femminile: nasceva un bambino e la madre, sia perché aveva bisogno di tempo per restare con il neonato e sia perché non trovava più quell’ambiente di lavoro favorevole a gestire il suo nuovo ruolo, si dimetteva. La curiosa novità è che adesso questo processo interessa pure i padri, a tutto danno delle aziende. Questo, in un periodo di crisi economica e di budget bassi,costringe ad una continua riorganizzazione aziendale soprattutto al Nord Italia, dove il fenomeno sembra essere più presente. Solo lo scorso anno, ad esempio, sono stati 55 i lavoratori in Lombardia a prendere questa decisione, sicuramente non facile. L’incremento generale, è stato quindi del 1000 per cento rispetto al 2011.
In corrispondenza, sempre nella stessa regione, si è assistino ad un aumento dell’11,3 per cento delle dimissioni che in tutto sono arrivate a 4.980. I dati sono stati resi noti dal Coordinamento Donne e Pari opportunità della Cisl Lombardia, sulla base dei dati forniti dal ministero del Lavoro Regione Lombardia relativi al 2012, ma sono lo specchio di quanto sta avvenendo in tutto lo Stivale. Questo nonostante ci si stia muovendo in qualche modo per favorire coloro che, soprattutto la prima volta, si trovano a dover badare ad una creatura indifesa ed appena nata. Le aziende faticano a trovare un compromesso con i lavoratori e questi ultimi non si sentono supportati di fronte ad uno stravolgimento della vita e l’incantesimo lavorativo si rompe.
Quello dei padri che lasciano il lavoro comunque è un aspetto veramente molto curioso e andrà monitorato nel corso dei mesi. Ci sono già risposte comunque sui motivi per i quali ciò è accaduto. Per il 56 per cento dei casi, si è reso necessario un allontanamento dal proprio ufficio di riferimento per la carenza di servizi, ancora anche per l’assenza di una rete famigliare di supporto o per la mancata concessione del part-time. Ancora, qualcuno avrebbe voluto un orario più flessibile o, infine, uno dei motivi sarebbe legato pure all’elevate incidenza dei costi di assistenza. Quasi sempre, in generale, i genitori si allontanano dall’azienda durante il primo anno di vita del bambino. I settori più interessati in questo senso sono i servizi, il commercio, l’industria, il Credito e assicurazioni e l’industria.
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