Nel lunghissimo girotondo che vede contrapposti coloro che sono favorevoli al nucleare e coloro che invece lo vedono solo come una pericolosa minaccia per la salute di tutte le specie viventi, intanto c’è da confermare che è accaduto di nuovo e solo poche ore fa. In Francia del Sud, vicino ad Avignone una fornace dell’impianto di trattamento delle scorie nucleari Centraco, a Marcoule (Gard), è esplosa provocando un morto e quattro feriti, di cui uno grave. Non si conosce ancora con esattezza la pericolosità della situazione e si teme una fuga radioattiva anche se al momento per fortuna il pericolo è stato scongiurato. L’agenzia per la sicurezza nucleare (Asn) ha rassicurato tutti ma intanto sono in corso accetamenti e l’area è stata circoscritta per meglio monitorare le evoluzioni del perimetro interessato dall’incidente.
Secondo quanto riportato dal sito Midi Libre la vittima è stata trovata carbonizzata e il ferito grave è stato trasferito in elicottero all’ospedale di Montpellier, mentre le altre persone sono state invece ricoverate all’ospedale di Bagnols-sur-Ceze. Sul posto non mancano pompieri e polizia. La zona che riguarda il sud del Paese nella Linguadoca-Rossiglione è molto vicina all’Italia, precisamente a 257 chilometri da Torino 242 da Ventimiglia. In passato è stata creata questa centrale nucleare per costruire la bomba atomica, ma ora è stata per lo più riconvertita a impianto di trattamento delle scorie. Vicini, il fiume Rodano e e città di Orange e Avignone.
Nel frattempo, visto che giustamente l’Italia è particolarmente in tensione la Protezione civile è in contatto con l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e con i vigili del fuoco per monitorare la situazione ma per ora sembra essere tutto tranquillo o quasi. Dalla Francia infatti continuano a confermare che non ci sarebbero dispersioni radioattive ma solo nelle prossime ore si potranno avere delle certezze e dei dati concreti dell’entità del disastro.