Se la crisi economica spazza via come un’onda anomala qualunque forma di benessere e il budget a disposizione, non è così per fortuna per tutti i settori e pur non navigando nell’oro migliora la situazione, ad esempio, del manifatturiero. Del resto si è sempre saputo mantenere piuttosto in equilibrio in un mercato perennemente in negativo ormai, ma adesso sembra che il pericolo conti in rosso sia del tutto scongiurato, almeno per un pò.
Agosto è stato un mese di ferie per gran parte degli italiani, gli stabilimenti erano chiusi e le mete di vacanza prese d’assalto, ma nel frattempo cresceva pure la fiducia nel settore manifatturiero giungendo fino a 99,9 da 98,8 di luglio. A comunicare una tendenza non troppo evidente ma, conunque, positiva è stato l’Istat che da tempo sta valutando quest’ambito con particolare attenzione per comprenderne meglio le evoluzioni interne.
A vivere un mese più che felice, in particolare, gli ordini che sono sensibilmente migliorati mentre a dare esito negativo sono state soprattutto le attese di produzione. Un dato lieve ma comunque da tenere in considerazione e nel frattempo il saldo relativo alle scorte di magazzino rimane invariato.Nello stesso tempo comunque il clima di fiducia resta stabile rispetto a luglio nelle imprese dei servizi, ma scende in quelle del commercio al dettaglio. Volendo parlare di dati nello specifico, quindi, ecco che l’indice passa da 94,2 a 94,3 per le prime e diminuisce da 102,6 a 97,8 per le seconde. A questo punto non è facile comprendere cosa succederà in futuro dato il clima generale incerto e non felice, ma di sicuro le premesse per un buon proseguimento ci sono tutte e chi lavora nel manifatturiero più tirare un sospiro di sollievo. Il lavoro resta invariato e seppure i licenziamenti hanno interessato anche chi vi lavorava da tempo, non è escluso che si possa tornare ad assumere se dovesse essere necessario aumentare la produzione.
