Aziende agricole in calo nell’area di Ravenna con l’ulteriore cambiamento di quelle che rimangono che, invece, diventano più grandi e aumentano il proprio budget. A diminuire sono anche i frutteti rispetto alle aree che si potrebbero coltivare e coloro che si occupano la terra sono sempre più grandi. I giovani guardano avanti e pensano ad altro, magari decidendo anche di cercare la propria fortuna fuori dall’Italia. I dati giungono dal bilancio provvisorio del censimento dell’agricoltura, in merito alle osservazioni riferibili al 2010.
Un controllo ancora in corso che non si concluderà prima del 2012 e che adesso non mostra molto di positivo. Le imprese, quindi, registrano un meno 23,6 per cento e sono passate dalle 11.738 del censimento del 2000 a 9.001. Quelle che poi sono ancora in piedi hanno aumentato la loro dimensione almeno del 30%, passando da 10 a 13 ettari.
Una nota sull’argomento affronta il tema dei titoli di possesso del terreno e riferisce che c’è un “consistente ricorso all’affitto di terreni mentre pur rimanendo come forma giuridica prevalente l’azienda individuale (7.600 imprese), emerge l’aumento delle forme societarie, in particolare modo delle società semplici e delle società di capitali”. Pochissimi i frutteti che invece erano molto importanti non solo per l’economia locale ma anche nazionale anche perchè su tutto un grande peso lo ha avuto “la crisi di mercato delle pesche e nettarine che si sono susseguite per 5 anni negli ultimi 8 anni“. In calo ancora gli allevamenti sia di bovini che di caprini, suini e ovini. Le persone al lavoro sono circa 41.500 e aumentano i conduttori con più di 60 anni (dal 53% al 55%) mentre si riducono quelli fino a 40 anni, (dal 12% a 7%). Ecco quello che si legge ancora nella nota in questione e che evidenzia perfettamente il quadro attuale in ambito agricolo ed economico del ravennate: “L’età media dei conduttori si alza a 61 anni mentre quella dei coniugi a 60”.