Il procedimento di valutazione aziendale è davvero molto importante, specialmente se – ed è il caso di Twitter – manca un vero e proprio riferimento di mercato. Nelle società non quotate, il processo di valutazione è infatti più complesso, e spesso l’unico metodo che i potenziali investitori hanno per cercare di saggiare la reale consistenza di una società, è quella di affidarsi ai cicli periodici di analisi da parte di società esperte.
Twitter, divenuto sinonimo di microblogging in pochissimo tempo, grazie al suo sistema di condivisione di messaggi da 140 caratteri, sta ora cercando di reperire nuovo denaro per poter supportare adeguatamente il proprio processo di crescita nel medio e nel lungo periodo, e i propri investimenti in corso di pianificazione, da realizzarsi in un’ottica temporale certamente più ristretta all’interno dei piani industriali.
Quanto sopra è stata l’occasione utile per proporsi ai potenziali investitori, che hanno avuto modo di compiere accurate valutazioni sul reale valore del sistema di microblogging, sostenendo (pare) possa essere rappresentativo di un valore di mercato vicino ai 7 miliardi di dollari. L’indiscrezione, non confermata ufficialmente, arriva insieme ad un altro rumor, che vorrebbe Twitter pronta a ricevere investimenti per diverse centinaia di milioni di dollari.
Interessante, ad ogni modo, scoprire in che modo è mutato il valore di Twitter. Il sito di microblogging ha ora un valore che è quasi il doppio rispetto a quello del mese di dicembre, periodo in cui ricevette un investimento da 200 milioni di dollari, trainato dagli impieghi della Kleiner Perkins Caufield & Byers, la quale valutò – in quella occasione – la società per un totale di 3,7 miliardi di dollari.
Notevoli, pertanto, i passi in avanti della compagnia, che nel 2009, appena due anni fa, era invece valuta meno di un miliardo di dollari. Tutto fa inoltre comprendere che lo sviluppo della compagine possa proseguire su buoni ritmi nel corso dei prossimi mesi.