Sarà solo la crisi economica che ha fatto drizzare le orecchie a imprenditori e direttori di azienda o forse ci si avvia verso una maggiore coscienza ambientale e attenzione ai consumi? Probabilmente entrambe le cose: ma oggi le flotte aziendali sono scelte e mantenute con una certa attenzione prima alle emissioni e poi all’eventuale spreco di carburante, nocivo del resto per la natura e, quindi, per la salute di tutti. I nuovi dati sull’acquisto di vetture, tra l’altro, evidenziano che in questo momento i privati stanno acquistando molto poco, forse perchè preferiscono partire per le vacanze e poi pensare ad eventuali altre spese, mentre invece sono le aziende a pensare a risistemare il proprio parco auto.
Se sono state rimandate le sostituzioni nel periodo del 2008/2009 a causa dell’avento della crisi economica, adesso è il momento di pensare anche ad un elemento che oltre a garantire la sicurezza dei lavoratori, regala una immagine più professionale a tutta l’impresa.Dei veicoli commerciali in particolare si è occupato il Centro Studi Auto Aziendali per conto di Auto Aziendali Magazine, con il patrocinio di Aiaga (Associazione italiana acquirenti e gestori auto aziendali) e sono stati resi noti i dati del primo trimestre 2011. Dalle prime rivelazioni, viene fuori che il parco auto delle flotte è rimasto uguale per la metà delle imprese, mentre il 35% è passato ad un sensibile potenziamento e il 15% lo ha diminuito.
Quasi tutte le strutture, circa l’88% parla di intenzione ad acquistare veicoli nel secondo trimestre, mentre per i prossimi 12 mesi addirittura il 93% degli imprenditori pensano di modificare le vetture per i dipendenti o i dirigenti. La ripresa del settore, seppur lenta, dovrebbe cominciare a salire piuttosto velocemente di questo passo.Di certo chi si occupa della scelta sa che deve prestare maggiore attenzione di un tempo: è importante pensare alle auto verdi, senza troppi lussi e, soprattutto, che consumano poco e non inquinano.