No, decisamente gli ultimi anni non sono stati molto favorevoli per le aziende e, soprattutto, per i lavoratori. Se le strutture per non veder finire il loro budget e rimanere in equilibrio in un difficile mercato hanno dovuto licenziare parecchio personale, per i dipendenti mandati a casa non è stato poi facile trovare lavoro. Questo però è uno dei tanti problemi subito visibili dentro una impresa, in una tendenza che si è tragicamente moltiplicata dopo l’arrivo dell’euro e, soprattutto, della recessione economica. Tuttavia, come si dice, ci troviamo di fronte alla punta dell’iceberg di disagi molto più seri e nascosti. Ogni giorno si continuano ad ascoltare tristi fatti di cronaca che raccontano di decessi sul lavoro, le cosiddette “morti bianche” e questo vuol dire che in molte strutture, anche grandi, la sicurezza aziendale non è tenuta in grande considerazione. L’incidente può avvenire, ma si tratta di una rara eccezione, mentre in Italia in particolare ormai si tratta quasi di una regola.
Proprio alla sicurezza aziendale si dovrebbe perciò puntare maggiormente, magari spendendo qualcosa in più ma garantendo ai lavoratori di poter tornare a casa dalle proprie famiglie e, invece, il risparmio nell’impresa ha riguardato proprio tutti i settori, anche questo. All’estero la situazione è leggermente diversa, ma da noi servono urgenti leggi che possano impedire che avvengano tanti altri fenomeni evitabili.
Non serve pentirsene dopo, ma bisogna agire prima e se, in effetti, adesso le norme sono un pò più dure in merito ai sistemi che deve adottare una azienda per scongiurare spiacevoli guai, ancora molto si deve fare. I dipendenti stessi, se da un lato potrebbero anche ribellarsi tutte le volte che le cose non sembrano andare per il verso giusto, dall’altro con i tempi che corrono hanno paura di perdere quel piccolo impiego che hanno e allora attendono che arrivino tempi migliori, rischiando non di rado anche la vita.