Si fa sempre più strada una tendenza che, pur essendo “furba” effettivamente funziona e attira clienti come api sul miele.Se è vero, soprattutto in Italia, che ogni più piccolo regalo o accessorio offerto a titolo gratuito, indipendentemente dalla sua effettiva validità, è comunque sempre molto gradito, è altrettanto sicuro che sono molti quelli che si accosteranno al nome della società. Le aziende, quindi, hanno cominciato a produrre e acquistare gadget da fornire a chi si mostra interessato ai beni e servizi forniti dall’impresa, per cercare di lasciare un buon ricordo iniziale della struttura. Una tecnica che sembra funzionare sempre.
Ancora di più, è adottata da chi invia periodiche newletter e magari rischia di diventare pesante. Promettere o garantire un cadeau e chi non le cancella senza neppure leggerle, può fare la differenza. In un periodo in cui si comincia ad uscire lentamente dalla crisi economica imperante e comunque non ci sono ancora molti soldi per investire, questo è sicuramente un buon punto di partenza e favorisce una sorta di rapporto amichevole e di fiducia tra le due parti.
Quali sono i regali aziendali più comuni inviati per posta o, più facilmente, distribuiti all’interno dei punti legati ai rapporti con il pubblico? Di solito non sono particolarmente originali e vale la sessa regola del Natale insomma: “basta il pensiero”. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di cappellini con il logo aziendale o, ancora più facilmente di penne. Ci sono poi i regali a tema a seconda del settore di appartenenza della struttura, mentre qualcuno, anche se raro negli ultimi tempi, proprio non bada a spese. Ecco quindi chiavette Usb o altri accessori quasi sempre legati alla tecnologia, elemento che negli ultimi anni incontra sempre il gradimento di tutti, donne e uomini. Il risultato è un effettivo aumento delle vendite e un alto indice di gradimento e se è vero che la voce su internet e tra amici gira, questo garantisce riultati eccellenti in breve tempo.