Non sono rare le società e le pubbliche amministrazioni che, anzichè incoraggiare l’utilizzo fruttuoso dei social network all’interno del sistema informatico aziendale, decidono di vietare l’accesso a Facebook e alle altre comunità di utenti.
E’ successo ad esempiop all’Amat, l’azienda di trasporto pubblico urbano di Palermo, che ha inibito l’accesso a Facebook, Twitter, MySpace (ma anche a YouTube e eBay) a tutti i propri dipendenti, non consentendo agli stessi di poter utilizzare i più noti strumenti di social networking.
Una soluzione che – sostiene l’azienda – è stata adottata per scopo preventivo. Cioè, per evitare che durante l’orario di lavoro i dipendenti della pubblica amministrazione passino il loro tempo all’interno dei social network, sottraendo risorse ai compiti istituzionali.
Ancora, sostiene l’Amat, è necessario focalizzare l’attenzione al sistema informatico aziendale e ai mezzi di comunicazione quale strumento per migliorare la produttività delle strutture della pubblica amministraszione.
L’Amat non vuole inoltre fermarsi a Facebook & co., preannunciando che avvierà dei processi di filtraggio dell’accesso ad altri siti particolarmente gettonati, e riconducibili comunque al mondo dei social network.