Donne che vorrebbero realizzarsi sul lavoro e, in moltissimi casi, sono costrette a guardare i colleghi maschietti, magari meno meritevoli, assumere il comando e prendere la poltrona più comoda. Ragazze talentuose che, obbligate a scegliere tra famiglia e impiego preferiscono un marito e i figli, ma rimpiangono per tutta la vita l’aver dovuto rinunciare ad una carriera perchè la società è ancora poco impegnata a proteggere il ruolo di maternità e impiego. Eppure forse qualcosa si muove e nei prossimi mesi, potrebbero arrivare dei fondi al sud per aiutare le “rappresentanti del sesso debole” a fare impresa o, almeno, a portare a casa uno stipendio a fine mese.
Questo perchè è in arrivo il credito d’imposta per le aziende che assumono donne al sud, in settori in cui il gap con l’altro sesso supera il 25%.Una notizia ottima, in un periodo in cui tra l’altro tra euro e crisi economica due famiglie su tre non riesce ad arrivare a fine mese. Se sono lontani i tempi in cui sarà possibile portare i propri bimbi all’interno di asili creati dentro le strutture aziendali, almeno per le donne qualche spiraglio sembra aprirsi.
Più solidali e motivate che mai, di certo, le giovani e anche le più grandi, tireranno fuori le unghie e faranno vedere in che modo riescono a far volare in alto l’azienda per la quale lavorano. Una norma della quale si è venuti a conoscenza da poco e voluta dal ministero per le Pari opportunita’, con Mara Carfagna in testa.La novità, e’ stata inserita nel pacchetto per incentivare l’occupazione stabile nel Mezzogiorno, contenuto nel dl sviluppo. Un piccolo passo per quella che potrebbe diventare, in seguito, una grande marcia. L’incentivo, previsto per tutte le assunzioni di lavoratori svantaggiati, che prevede una defiscalizzazione del 50% dei costi salariali, sara’ dunque esteso a tutte quelle aziende che includeranno tra il proprio personale, quante più donne possibile.