Se la crisi economica ha peggiorato la situazione e gettato nello sconforto milioni di giovani, è pur vero che le aziende sono ancora meno disposte a rischiare. Perchè assumere un ragazzo con poca esperienza con il quale si deve perdere del tempo per insegnargli a svolgere bene la propria mansione e non scegliere una persona più matura, magari un cinquantenne che sa già dove mettere le mani? Dopo i controlli di rito, per verificare come mai l’aspirante lavoratore non si trova più nella precedente ditta, sembra che adesso sia il momento della rivincità di chi è più maturo a discapito di chi ancora deve costruirsi una vita.
Insomma, anche nei servizi sembra che gli italiani in generale preferiscano rivolgersi a chi dimostra qualche anno in più, anche se tale tendenza poi è difficilmente verificabile nel Belpaese perchè al momento sono a spasso tutti, i giovani e gli adulti.Le ricerche in merito sono tante e sembrano fornire tutte i medesimi risultati.
In ordine di tempo, l’ultima impresa che si è occupata di studiare il fenomeno è stata Solo Affitti, la quale nella sua indagine mostra che coloro che si aggirano nella fascia 51-55 anni riescono a concludere i contratti più facilmente.C’è da dire che anche il modo di porsi durante il colloquio più sicuro e navigato, influenzerebbe positivamente i capi del personale. Trasmettono, quindi, maggiore affidabilità e nelle aziende dove si stipulano almeno 10 contratti mensili, almeno la metà sono dedicati ai 50enni, per il 13,6% quarantenni e solo il 6,2% trentenni.A parlare sull’argomento è stata il presidente di Solo Affitti, Silvia Spronelli la quale ha affermato: “Il dato è rappresentativo di un atteggiamento comune dei consumatori un po’ in tutti gli ambiti, ma noi cerchiamo di incoraggiare i giovani. Tra i nostri nuovi affiliati, infatti, i ventenni e i trentenni sono in forte crescita e sono diventati più del 30%”. Ma in giro la tendenza è quella ed è ora, per i giovani di farsi avanti.