Non è ancora in testa ma, continuando così potrebbe propria arrivarci in tempi medio-brevi: L’Emilia Romagna, si trova attualmente al terzo posto in Italia in merito al settore dell’imprenditoria giovanile. I ragazzi, soprattutto coloro che si sono da poco laureati, sanno che al momento nel Belpaese le opportunità lavorative non sono moltissime e allora decidono di aprire qualche piccola azienda, contando su fondi e agevolazioni dedicate proprio alle fasce di età meno elevate.
Nello specifico, secondo gli ultimi dati resi noti, sembra che in Italia nel 2010, siano stati 32.610 i giovani che hanno combattuto a viso scoperto la crisi economica, non arrendendosi e pensando di aprire una attività medio-grande in proprio. Facendo impresa nel campo dell’artigianato, quindi, hanno ribaltato la propria condizione economica, andando incontro certo ad evidenti difficoltà, nella maggior parte dei casi, risolte brillantemente.
Ancora, si parla di 647.399 cittadini over 40 sui quali ormai e’ affidato il futuro della piccola impresa italiana. La maggior parte di tali risultati si sono fatti notare in Emilia Romagna che, in tal senso, è stata superata soltanto dalla Lombardia e dal Veneto, dove a fine 2010 erano 64.130 giovani imprenditori contro i 61.646 del 2009, con un incremento del 4% ed un’incidenza del 10% sul totale delle imprese. A confermare tali cifre ci ha pensato la Confartigiano Emilia Romagna, la quale ha ribadito che i dati rendono l’Italia la prima in Europa per numero di imprenditori e lavoratori autonomi tra i 15 e i 39 anni. Un primato rafforzato pure dagli imprenditori under 40 sul totale degli occupati della stessa classe di eta’: 19,8%, un numero enorme rispetto alla media europea. La classifica delle regioni con il maggior numero di artigiani under 40 e’ guidata dalla Lombardia con 120.094 imprenditori, pari al 18,5% del totale dei giovani artigiani. Segue il Veneto, con 64.923 imprenditori, pari al 10,3% del totale e, poi, l’Emilia-Romagna con 64.130 imprenditori, pari al 10%. Se diamo una occhiata al settore, notiamo che il 43,2% dei giovani imprenditori artigiani si occupa di costruzioni e il 22,1% di attivita’ manifatturiere. I due comparti, insieme, comprendono quasi i due terzi dell’imprenditoria artigiana giovanile con il 65,4%. Vanno bene anche il campo del commercio all’ingrosso e al dettaglio e la riparazione di autoveicoli e motocicli, così come il trasporto e magazzinaggio.