Non solo in America esistono delle aziende in grado davvero di restare in grande equilibrio sul mercato mondiale ed essere conosciute in ogni dove. Ci sono, infatti, delle imprese equivalenti, non per forza succursali, pure in Europa che addirittura superano i colleghi della Grande Mela e zone limitrofe, anche se di un solo punto. Andiamo a scoprire insieme quali sono:
Per prima cosa, bisogna sottolineare che lo studio, estremamente attendibile, è stato portato avanti nei mesi scorsi dal quotidiano economico Handelsblatt, il quale ha tenuto conto di oltre un migliaio di strutture che presentavano le medesime qualità in merito ai servizi e ai guadagni, scegliendo però solo le eccellenze. Tra le aziende tenute d’occhio anche alcune della Russia. Addirittura, molte sono state quelle che hanno superato l’America e a contribuire al risultato più che positivo anche le ristrutturazioni, il contenimento delle spese e la riduzione della manodopera. In tempi di crisi, è molto triste rendersi conto che con un numero inferiore di persone comunque determinate strutture riescono ugualmente a muoversi meglio nel mercato e a raggiungere i propri obiettivi. Poco importa se i dipendenti rimasti, devono lavorare il doppio. Quelle italiane, invece, sono solo 29 ma più di una è rientrata in graduatoria dopo anni di latitanza. In primo luogo a far segnare il successo in questo senso, sono anche i settori di riferimento, che hanno lasciato indietro al Germania. Si parla, soprattutto, di petrolio e beni di lusso.
Tuttavia, se nella top 500 sono presenti 90 aziende britanniche e 57 tedesche, quelle italiane sono solo 29. Spiccano Eni ed Enel, mentre le rendite più alte si registrano con Snam rete Gas, Atlantia e Tenaris.In borsa, infine, gli investitori continuano a preferire le aziende americane e dei Paesi emergenti e, al limite, quelle di Germania e Gran Bretagna, economie forti nell’esportazione. Le altre europee sono penalizzate dalle preoccupazioni per gli alti debiti statali.